martedì 18 novembre 2014

L'EDICOLA DEL MARTEDI'



(Il Piccolo) Quando gli addetti ai lavori ritirano la distinta con le formazioni, lo sguardo e l’attenzione balzano immediatamente sul numero 11 alabardato. Già, perché proprio in extremis con l’arrivo del sospirato transfer, Ivan Milicevic, attaccante croato a Trieste da più di un mese, può finalmente calcare il rettangolo verde. Spigliato e disponibile, l’autore del gol che vale il pareggio della Triestina, si esprime in modo essenziale e schietto, con la felicità di chi ha siglato il primo gol alla prima ufficiale. Marcatura peraltro di pregevole fattura con un piede – quello mancino – che non è il suo, ma con il quale pare avere parecchia confidenza. «Sono molto felice perché è la prima volta che gioco in Italia e devo adattarmi con i nuovi compagni di squadra. Torniamo a casa con un ottimo punto dopo una partita molto difficile. L’avversaria era una buona squadra, per me una bella felicità andare a realizzare il primo gol. Spero di aumentare il bottino di reti già a partire dalla prossima gara. Ci tengo a ringraziare di cuore il presidente, che mi ha dato l’opportunità di giocare qui, e tutti i compagni. Sto cercando di imparare bene la lingua, ascoltandoli costantemente con i loro consigli». E’ ottimista per la salvezza, l’obiettivo è percorribile? «Risaliremo in classifica, cercando di migliorare il gioco già a partire dalla prossima. Non possiamo che migliorare, e ricordiamo che stiamo giocando senza un grande giocare che è l’argentino Clara. Sono ottimista per la salvezza, e magari il prossimo anno con lo stesso gruppo si può fare qualcosa di più».
(Il Piccolo) È soddisfatto Ferazzoli al termine della gara del “Ballarin”. Il tecnico alabardato, imbattuto nelle due trasferte di Padova e Chioggia, elogia la reazione dei suoi nella seconda metà del primo tempo. «L’importante era muovere la classifica, credo che nel primo tempo la nostra sia stata una buona partita con due squadre che si sono affrontate alla pari. Noi siamo sempre un po’ in sofferenza complice la posizione in classifica precaria, ma come segnale positivo ho visto che i ragazzi si sono sbloccati dopo aver preso gol. Venticinque minuti di buon calcio e oltre al gol che abbiamo meritato, ci sono alcuni episodi che meritano attenzione. Non mi piace discuterne, ma a mio avviso uno in particolare, con Gasparotto che è andato a terra in area di rigore, se non è simulazione vuol dire che è rigore. Comunque non dobbiamo far leva su questo, teniamoci la prestazione e l’ottimo risultato su un campo molto difficile». Nota lieta, il gol all’esordio di Milicevic. Sacrificato a destra, è riuscito soubito a pungere con un gran bel gol.. «Finalmente è arrivato l’atteso transfer perché Ivan è un giocatore che aspettavamo. Ci ha ripagato con il gol che mi auguro sia il primo di una lunga serie. La sua disponibilità mi permette di avere un’alternativa di più davanti perché finora la carenza nel reparto avanzato era evidente. A prescindere da questo, dobbiamo migliorare perché continuiamo a faticare troppo. Abbiamo accusato un calo fisico negli ultimi dieci minuti, ma i ragazzi stanno lavorando bene e miglioreranno. Oggi un grosso apporto è arrivato da chi è subentrato». C’è un tabù da sfatare, il “Rocco” non vede vittorie da parecchio tempo.. «Tutto dipende dalle nostre prestazioni, ed esclusivamente da quello che facciamo in campo. Finora se non sono arrivati i tre punti, significa che indubbiamente la Triestina non li meritava. Comunque non voglio sentire parlare di sortilegi, dobbiamo migliorare la condizione fisica in primis e la convinzione. Così strutturati siamo una buona squadra e possiamo cercare di vincere al “Rocco”».
(Gazzettino, edizione di Venezia) Andrea Moretto ha onorato la fascia da capitano con una buona prestazione, per lui c’è il rammarico di una vittoria mancata nonostante le tante occasioni da gol create: “Dispiace non aver trovato la seconda rete, loro hanno saputo impattare capitalizzando l’unica occasione avuta; non siamo mai stati in difficoltà ed abbiamo sempre gestito la sfera. Muoviamo comunque la classifica, ed avere 17 punti non è certo poco per chi deve salvarsi, sappiamo che nel ritorno sarà tutto un altro campionato quindi bisogna girare con più punti possibili: non stiamo certo facendo male”. Non è stato facile intervenire in area perchè sistematicamente i loro attaccanti cercavano il contatto: “E’ stato bravo l’arbitro che non si è fatto condizionare e intimorire, è chiaro che loro ci hanno provato parecchie volte ma le decisioni sono state sempre giuste; è stato sicuramente il miglior arbitraggio stagionale. Ora andiamo a Padova per fare risultato, abbiamo la voglia giusta e vogliamo cercare la continuità”. Stefano Pelizzer ha realizzato un bellissimo gol concretizzando il servizio di Piaggio: “Mi sono fatto trovare pronto tra le linee ed ho pensato subito di calciare in porta, è andata bene e mi sento di ringraziare non solo Piaggio ma anche Okroglic: sono due ragazzi che mi stanno aiutando molto sotto l’aspetto psicologico, il loro è un lavoro prezioso che ben si abbina a quello della mia famiglia”. In occasione della rete molta è stata la precisione per evitare la deviazione di Di Piero: “Ho avuto il tempo di evitare il sopraggiungere in contemporanea di due avversari, sono stato fortunato ma anche bravo visto che a volte si sbagliano pure gol molto più semplici”. Anche contro la Triestina un grande lavoro di sacrificio: “Certo, la mia caratteristica è quella di dare tutto in campo. Peccato per l’occasione che ho avuto su servizio di Isotti, il loro portiere è stato veramente bravo; abbiamo interpretato un secondo tempo alla grande, ora con la giusta mentalità dobbiamo affrontare il Padova cercando di evitare errori. Sono daccordo con il nostro mister, che ringrazio per il suo lavoro, quando dice che possiamo andare lì e giocarcela”.
(Gazzettino, edizione di Venezia) Il tecnico Andrea Pagan, a fine gara, non concorda sul particolare che siano stati 90′ equilibrati: “Nella prima mezzora abbiamo fatto molto bene a livello di padronanza del campo e di gioco, ci siamo abbassati solo in occasione del loro gol facendoci trovare disattenti; nelle ripresa abbiamo creato 3 occasioni da rete. Certamente non bisogna pensare che tutti gli avversari che scendono al “Ballarin” debbano essere asfaltati, chi pensa questo è fuori fase: noi siamo una squadra che è stata costruita per fare un buon campionato e ottenere la salvezza il prima possibile”. Cosa rimproverare ai tuoi giocatori? “Al di là del loro gol io ho visto una squadra che ha fatto la partita, con personalità, abbiamo costruito parecchio, però evidentemente dobbiamo confezionare 8 o 9 occasioni per fare un gol; penso però che si debba guardare anche il bicchiere mezzo pieno, e questo l’ho detto ai giocatori”. Forse ci voleva più qualità in fase offensiva? “Siamo stati sfortunati, inoltre ultimamente su Santi vengono montate marcature attente perchè gli avversari cominciano a conoscerlo; sono contento dei miei attaccanti e anche di chi è subentrato nella ripresa, noi dobbiamo essere più presenti in campo a livello collettivo senza concedere nulla agli avversari”. Bene i centrali difensivi: “Sicuramente, tolta la leggerezza in occasione del loro gol. Ora cercheremo di rifarci a Padova”.
(La Nuova Venezia) Pareggio che scontenta un po’ tutti tra Clodiense e Triestina che, come già era successo in Coppa Italia, chiudono 1-1 una partita piuttosto avara di emozioni. Scontenta la Clodiense che ha avuto maggior possesso palla e qualche occasione in più, ma non accontenta nemmeno la Triestina che deve ancora rinviare l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Gara dal ritmo non altissimo, tra due squadre che arrivavano entrambe da una sconfitta e quindi cercavano l’immediato riscatto. Della partita si ricorderanno quasi esclusivamente i due gol, effettivamente molto belli. Pareggio equo, dunque, che ci può stare, anche se ad una manciata di minuti dal termine la Clodiense ha avuto nei piedi di Urtiaga la palla della vittoria che l’attaccante uruguagio ha incredibilmente sbagliato. Si parte con i granata, ieri in tenuta bianca, che perdono all’ultimo istante Boscolo Berto messo a letto dall’influenza e che si sistemano con il tradizionale 4-3-1-2, anche se stavolta in mediana non c’è Casagrande ma Boscolo Gioachina, con Piaggio a fungere da diga frangiflutti davanti alla difesa. La Triestina (in maglia nera) adotta un 4-3-3 che arretra i due esterni sulla linea dei centrocampisti in fase difensiva. Davanti c’è Milicevic che ha potuto debuttare (e che esordio!) perché il transfer è arrivato sabato. La Clodiense prende subito in mano le operazioni del gioco, mentre gli alabardati puntano sui tagli centrali a liberare Bez e gli altri attaccanti che provano, senza esiti particolari, a passare alle spalle dei centrali lagunari. Il primo sussulto lo regala Piaggio che al 5’ dalla distanza regala un rasoterra che mette qualche brivido a Di Piero. La Triestina risponde con una rasoiata centrale di Giordano all’8’. La partita però ristagna a centrocampo e sembra incartata fino al 24’ quando Piaggio serve in verticale Pelizzer che, dal limite, si accentra e fa partire un gran tiro che si infila a fil di palo alla sinistra di Di Piero. I granata sembrano in controllo della situazione anche perché i giuliani cercano soprattutto contatti in area di rigore. Ma quando sembra che si possa andare sul riposo con la Clodiense in vantaggio, il neo arrivato in casa Triestina, Milicevic, estrae dal cilindro il gol del pareggio: dribbling secco su Francesco Tiozzo e tiro imparabile. Nella ripresa la Clodiense prova a vincere, Piaggio (3’) e Pelizzer (20’) si avvicinano al bersaglio grosso e Santi (31’) non è fortunato su una palla vagante che finisce addosso a Di Piero. Al 44’ la palla del match arriva sui piedi di Urtiaga che approfitta di un pasticcio di Antonelli ma poi calcia sul portiere.

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