domenica 30 novembre 2014

IL DELTA PORTO TOLLE ROVIGO AGGANCIA
LA TERZA POSIZIONE
Con una gara molto sofferta il Delta ottiene il massimo


Il Delta soffre molto la fisicità dei romagnoli, ed al 19' mette la gara in discesa con Lauria che scavalca il portiere in uscita
Poche le occasioni da rete nella ripresa, da segnalare ad un quarto d'ora dalla fine il rientro in campo di Enrico Gherardi, fondamentale per arginare gli attacchi aerei dei romagnoli su palla inattiva fino all'espulsione di Bernacci, all'89'.
Un bel sospiro di sollievo per mister Alessandro Rossi: “Abbiamo fatto una partita di grande sofferenza, ci mancava una prestazione come quella odierna di sacrificio e voglia di portare a casa la vittoria. È il risultato più bello, fotocopia del lavoro settimanale e del coraggio e della grinta. La difesa era composta con due '95 e due '96, siamo stati molto bravi a reggere. Alla sconfitta dell'Este abbiamo pensato solo in pullman, poi ci siamo messi in testa la nostra partita, in questo campionato non ci sono gare semplici, tutti i mister sono preparati e tutte le squadre attrezzate. Contro ogni avversario daremo il massimo. Gherardi l'abbiamo dovuto tirare per le briglie perchè voleva rientrare prima, ci ha dato una grossa mano sulle palle inattive, averlo recuperato è una grande risorsa. C'è spazio per tutti e lui è una pedina importantissima”.

BELLARIA IGEA MARINA – DELTA PORTO TOLLE ROVIGO 0 – 1
MARCATORI Lauria al 19' p.t.
BELLARIA Foiera, Gasperoni, Campidelli, Lamanna (dal 14' s.t. Semprini), Pesaresi, Mucciarelli, Camarà, Amati (dal 30' s.t. Tommassini), Bernacci, Forte, Bianchini (dal 40' s.t. Montebelli). (Oreste, Lombardi, Salvi, Contadini, Vukaj, Camporesi). All. Antonioli

DELTA (4-3-1-2) Vimercati; Bonaventura, Procida, Cammaroto (dall'8 p.t. Guiducci), Tedesco; Cinti (dall'8' s.t. Conti), Capellupo, Pradolin; Lauria; Laurenti, Cozzolino (dal 32' s.t. Gherardi). (Bianco, Dall'Ara, Bargiggia, Acka, Pandiani, Baldrocco). All. Rossi

ARBITRO Perrotti di Campobasso
NOTE Spettatori 200 circa. Espulsi Bernacci (B) al 44' s.t.; ammoniti Capellupo, Bernacci

Classifica
Rimini 34, Correggese 32, Delta Porto Tolle Rovigo 30, Este 30, Piacenza 25, Fiorenzuola 25, Abano 21, Fortis Juv. 19, Imolese 18, Bellaria I.M. 18, Jolly e Montemurlo 18, Virtus Castelfranco 18, Mezzolara 17, Formigine 16, Scandicci 15, Thermal Abano Teolo 14, Ribelle 14, Fidenza 14, Atletico San Paolo 13, Romagna Centro 11
CLODIENSE VITTORIA ESTERNA
Con una gara attenta una cinica Clodiense espugna il campo del Legnago

             vs       


F.C. Legnago Salus: Miletic, Falchetto (1'st Rivi), Talin, Longato, Friggi, Tobanelli, Viviani, Ruffini, Farinazzo, Valente, Fioretti (29'st Zerbato). A disposizione: Rigo, Acquadro, Zambrano, Dupi, Fonjock, Ronconi, Tresoldi. All.: Leonardo Rossi

Clodiense: Okroglic, Moretto, Tiozzo, Boscolo Davide Berto, Carlucci, Casagrande (41'st Piaggio), Mazzetto, Olivieri (13'st Pitteri), Santi, Pelizzer, Isotti (19'st Mastroianni). A disposizione: Tiozzo, Boscolo Matteo, Boscolo Gnolo Riccardo, Fulchignoni, Boscolo Davide, Urtiaga. All.: Andrea Pagan


Arbitro: Di Paolo di Chieti
Marcatori: 13' e 37'pt Isotti (Clodiense); 7'st Valente (Legnago Salus)
Note: giornata piovosa. Spettatori 400 circa. Al 9'st espulso Boscolo Davide Berto (Clodiense) per doppia ammonizione. Ammoniti Friggi, Viviani, Ruffini (Legnago Salus), Tiozzo, Boscolo Davide Berto, Carlucci, Mazzetto (Clodiense) per gioco scorretto; Okroglic (Clodiense) per aver ritardato la ripresa del gioco.
Recuperi: pt. 0', st. 4'.



L'allenatore Pagan al fischio d'inizio presenta una formazione modificata rispetto al match di martedì con il Padova, in difesa al posto di Pitteri schiera Carlucci e a centrocampo inserisce Olivieri in sostituzione di Piaggio, in attacco Isotti al posto di Mastroianni.
E proprio Isotti si dimostrerà cecchino del Legnago con una doppietta nel primo tempo.  
Il Legnago per tutto il primo tempo cerca di chiudere la Clodiense nella propria metà campo cercando la vittoria ma prima al 13' Isotti su cross spizzicato da Pelizzer insacca e successivamente al 37' dopo un forcing continuo del Legnago su un contropiede Isotti insacca il gol del 2 a 0.
Il secondo tempo il Legnago non si arrende e chiude la Clodiense cercando il gol che arriva dopo una serie di calci d'angolo al 7' Valente incorna sull'incolpevole Okroglic.
Il forcing da parte del Legnago produce l'espulsione dopo soli due minuti di Boscolo Davide B.
creando l'illusione di poter agguantare il pareggio da parte dei padroni di casa, ma con una gara di sofferenza la Clodiense porta a casa un'importante vittoria.

O.C.











sabato 29 novembre 2014

PRESENTAZIONE PROSSIMO AVVERSARIO

  

Alla 13a giornata la Clodiense di mister Pagan affronta in trasferta il Legnago Salus. 
La squadra veronese dopo un avvio negativo ha avuto fino ad oggi prestazioni altalenanti    cerca di ripartire per guadagnare punti con una situazione di classifica non molto preoccupante.
Il Legnago è una squadra molto giovane (attualmente occupa la 3° posizione della classifica giovani di valore) schiera tra le sue fila anche un ex Chioggia Sottomarina e Delta Porto 
Tolle l'attaccante Adriano (foto)


)

che dovrebbe essere della partita dopo l'assenza della settimana scorsa per infortunio (voci di mercato lo avvicinano molto al Treviso)  ed ha alcune indivualità buone come Viviani e Ruffini.
 La Clodiense dopo l'ottima prova dell'Euganeo marrtedì contro i Biancoscudati Padova ,dovrà dimostrare continuità nei risultati per consolidare la posizione nei quartieri alti della classifica. Mister Pagan dovrebbe avere a disposizione l'intera rosa. Arbitro della partita sarà il sig. Francesco Di Paolo della sezione di Chieti assistenti Poentini e Gasparri della sezione di Pesaro.


Stadio Mario Sandrini

Piaggio

Pitteri


 


Santi



Okroglic
Tiozzo
Casagrande

Pelizzer


D. Boscolo


Mastroianni
Moretto
Mazzetto

All. A.Pagan



mercoledì 26 novembre 2014

PADOVA - CLODIENSE
rassegna stampa

(Gazzettino) Alla squadra è mancato il gioco sulle fasce. «È quello che avevo chiesto ai ragazzi, purtroppo non siamo riusciti a farlo. Non si è vista una sovrapposizione, eravamo lenti nel pensiero e nelle gambe. Avevo deciso di passare alle due punte ancora prima dell’infortunio di Ferretti, e con due attaccanti la squadra ha trovato vivacità. Domani (oggi per chi legge, ndr) ci confronteremo con i ragazzi, e chiederò a loro perché non sono state fatte le cose». E ancora: «Ci può stare di pareggiare, ma la prestazione lascia amaro in bocca a tutti. Questo campionato si vince con un po’ di carattere in più quando la squadra non si esprime bene. E quando non si esprimono al meglio due, tre, quattro elementi, fai fatica». Gustavo Ferretti racconta il suo forfait: «Ho sentito indurire la gamba destra, il medico mi ha detto che dovrebbe essere solo una contrattura. Farò gli esami nelle prossime ore, ma non ho sentito il dolore dell’altra volta. Sono deluso perché mi sta girando un po’ storta, è da tanto che non faccio novanta minuti».

(Gazzettino) «Ho visto l’allenatore un po’ triste, ma non c’è ragione di abbattersi per il pareggio ottenuto con qualche difficoltà. Forse siamo stati eccessivamente puniti dall’aspettativa della partita». Sono le prime parole pronunciate nel dopo-gara del presidente biancoscudato Giuseppe Bergamin, che poi aggiunge: «È mancato qualcosa. Comunque un punto importante che ci consente di restare in testa alla classifica e di continuare a credere all’obiettivo. Non ci sono critiche particolari da fare». Ecco proprio il tecnico Parlato: «Un passo indietro nella prestazione. Di sicuro non mi è piaciuto il primo tempo, non abbiamo trovato gli equilibri per creare problemi alla Clodiense. Nella ripresa abbiamo preso gol quando meno ce lo aspettavamo». Quindi va avanti: «Siamo sempre primi, anche se è vero che ci aspettavamo tutti una vittoria, a cominciare dal sottoscritto. Nella prima frazione non siamo riusciti a trovare la chiave giusta, e potevamo anche prendere gol. Nella ripresa hanno trovato un eurogol nel nostro momento migliore. Dobbiamo comunque guardare avanti con fiducia, nella prossima partita abbiamo squalificati Nichele e Cunico e dobbiamo valutare le condizioni di Ferretti. Perdere nel primo tempo un giocatore come lui non è cosa da poco, anche se Pittarello ha fatto il suo dovere».

(Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Una serata storta capita anche ai migliori”) Ecco, questo è uno dei momenti delicati che avevamo messo in conto di dover affrontare, e gestire, nel corso della prima parte della stagione. Perché non puoi andare sempre a mille – e i due pareggi in casa consecutivi ne sono la riprova – e perché è umano che una rosa costruita in poche settimane e assemblata cammin facendo, con una preparazione forzata, patisca talvolta avversari che le giocano sempre contro come se per loro fosse la partita della vita. E allora nervi saldi e massima concentrazione, con l’ambiente che dovrà fare ora la sua parte, con maturità e intelligenza, aiutando il più possibile Parlato e i suoi ragazzi. I quali sono sempre primi, non dimentichiamolo, e stanno tirando la carretta in modo encomiabile. A parte la qualità dei granata di Pagan, stavolta diverse cose non hanno funzionato, prima fra tutte la fluidità sulle corsie esterne, uno dei punti di forza del Padova. Il tecnico analizzerà con calma il perché e il percome di una prestazione obiettivamente inferiore alle attese e, forte della sua esperienza, che non ha rivali nella categoria, troverà i correttivi che serviranno per ridare brillantezza al motore, che ha battuto un paio di colpi a vuoto. Nessuno ti regala nulla, ricordiamocelo tutti. Ma tutti insieme dobbiamo ripartire con fiducia. I campionati si vincono così.


(Mattino di Padova) Dove finiscono i meriti della squadra chioggiotta, però, iniziano i demeriti di un Padova che non ha saputo giocare come sa: «Nel primo tempo non riuscivamo a trovare la chiave giusta per andare a prendere l’avversario, non tutti i giocatori hanno rispettato le attese. Loro siano arrivati fin troppo carichi alla partita, mentre noi siamo stati un po’ a guardare. Poi, nella ripresa, quando avremmo potuto raddoppiare ed eravamo nel nostro momento migliore, un eurogol ci ha punito». Movimenti ben lontani da quelli ammirati nelle due precedenti trasferte, giocatori al di sotto delle loro possibilità, e una fase offensiva balbettante hanno fatto sì che i sogni di gloria del Padova s’infrangessero sulla Clodiense: «Abbiamo fatto tanti errori», ammette Parlato, «Anche se perdere Ferretti dopo mezzora è stato un colpo non da poco. Avevo chiesto di giocare sulle fasce, ma non siamo mai riusciti a farlo: lenti nel pensiero e nelle gambe, non ci sono stati cambi di gioco né sovrapposizioni. Avevo fatto scaldare già Pittarello perché avevo visto questo limite della squadra, l’ho dovuto inserire per il guaio del Rulo e da lì in avanti abbiamo preso un po’ più di profondità. Ma il loro gol nasce comunque da un nostro errore: sono questi i dettagli di cui parlavo, quelli che spostano l’ago della bilancia delle partite».
DELTA PORTO TOLLE ROVIGO
Dopo la vittoria di domenica si è accorciato il divario con le prime



La prima partita  senza Fabio Artico direttore sportivo  si chiude con una netta vittoria, il Delta Porto Tolle Rovigo  risente in modo positivo della bufera dirigenziale (prima l'allenatore e successivamente il direttore sportivo sono stati allontanati) fornendo in campo una prestazione convincente e tonica. La sonante vittoria   4 – 1 dai suoi contro il Jolly ha dato fiducia evidentemente nei propri mezzi e nel gruppo, anche non potendo schierare due imprescindibili come Emanuele Politti e Luca Bargiggia.
 Un gruppo che è destinato ad essere cambiato tra non meno di una settimana, quando dalla sessione invernale di calciomercato il direttore sportivo Lorenza Visentini si metterà al lavoro in entrata e in uscita.
Non sarà una rivoluzione ma solo qualche piccolo aggiustamento, per alleggerire un gruppo che conta di 25 elementi (tanti per un fronte solo in cui competere) tra i quali ci sono giocatori che non hanno trovato spazio o non hanno convinto e farebbero meglio a cercare altra sistemazione.
Il reparto più completo è l' attacco dove i titolari indiscussi Lauria, Laurenti e Cozzolino hanno già in Gherardi (ormai recuperato) e Baldrocco (avrebbe bisogno di maggiore spazio) validissime alternative, anche se cinque attacanti in rosa sono un lusso in questo momento. 
A centrocampo non dovesse chiudersi l'affare Pettarinè più che probabile comunque l'ingresso di un elemento valido in interdizione e impostazione. Anche in difesa saranno più le partenze che gli arrivi, l'Adriese non fa segreto per esempio che le porte per Andrea Dall'Ara sono sempre aperte.
La prossima partita si profila spigolosa col Bellaria Igea Marina, che aveva iniziato il campionato in maniera disastrosa e si sta lentamente risollevando, basti pensare che nell'ultimo turno ha fermato sull'1-1 l'ex capolista Este, che ha lasciato il trono ad un'altra romagnola in costante ascesa: il Rimini. 

O.C.

martedì 25 novembre 2014


GRANDE  PROVA DELLA CLODIENSE CONTRO LA CORAZZATA PADOVA
FOTO PADOVAGOAL

Grazie ad una gara accorta la Clodiense porta a casa un prezioso punto con un buon primo tempo, e grazie ad un eurogol  di Mazzetto riesce a controllare un Padova un po' sottotono.    
la cronaca:

PADOVA-CLODIENSE 1-1
RETI: 39′ pt Nichele, 18′ st Mazzetto
PADOVA (4-2-3-1): Petkovic; Dionisi, Niccolini, Sentinelli, Degrassi; Nichele, Mazzocco; Ilari, Cunico (31′ st Aperi), Busetto (1′ st Segato); Ferretti (33′ pt Pittarello). A disposizione: Cicioni, Bragagnolo, Thomassen, Bedin, Mattin, Petrilli, Segato. All. Parlato.
CLODIENSE (4-4-1-1): Okroglic; Pitteri, Moretto, Boscolo Berto, Tiozzo; Piaggio, Mazzetto, Casagrande (26′ st Urtiaga Zabala), Mastroianni (40′ st Carlucci); Pellizzer; Santi (48′ st Isotti). A disposizione: Tiozzo Caenazzo, Boscolo Gnolo, Boscolo Nata, Fulchignoni, Olivieri, Chiozzotto. All. Pagan.
Arbitro: Gino Garofalo di Torre del Greco (Naccari-Gerometta)
Ammoniti: De Grassi, Cunico, Sentinelli
spettatori: 4.886 paganti
1′ – SI PARTE: il Padova batte il calcio d’inizio.
2′ – Lancio in profondità per Ferretti, il portiere anticipa senza difficoltà.
10′ – Ferretti prova a lanciare Cunico di piatto con un tiro che attraversa tutta l’area, palla troppo lunga.
13′ – Perfetto anticipo di Dionisi su cross di Mazzetto con un magistrale diagonale.
15′ – Primo angolo per la Clodiense: palla in mezzo di Mazzetto, la difesa biancoscudata libera.
17′ – Mazzetto ruba palla a Nichele e prova il tiro a effetto da 25 metri, palla alta.
22′ – Punizione a due per la Clodiense, tira Piaggio direttamente sulla barriera, poi Ferretti non riesce a innescare il contropiede.
24′ – OCCASIONE CLODIENSE: azione prolungata dei veneziani, Mazzetto serve Piaggio al limite dell’area, il numero 8 prova a piazzarla lambendo il palo.
27′ – OCCASIONE PADOVA: tiro in diagonale di Busetto su azione prolungata, Okroglic para in presa bassa.
29′ – La Clodiense continua a provarci con tiri dalla distanza, stavolta è Santi che libera il tiro dalla distanza, mandando a lato.
31′ – OCCASIONISSIMA PADOVA: Mazzocco pesca Ferretti all’altezza del dischetto, il giocatore stoppa e prova a dribblare Okroglic che gli prende la palla dai piedi.
33′ – Cambio Padova: fuori Ferretti, dentro Pittarello.
36′ - OCCASIONISSIMA PADOVA: Pittarello recupera una palla, mette in mezzo dal fondo per Ilari che cicca clamorosamente la deviazione a rete.
39′ – GOL DEL PADOVA: NICHELE
SECONDO TEMPO
4′ – OCCASIONE CLODIENSE: Mastroianni anticipa con l’esterno Petkovic in uscita, mette in mezzo a porta libera senza trovare compagni.
5′ – OCCASIONE PADOVA: Cunico tutto solo si ostacola con Pittarello al momento di tiro mettendo a lato
6′ - OCCASIONE PADOVA: cross teso di Ilari da fondo campo, Mazzocco riceve palla tutto solo ma si allunga la palla e colpisce debole di testa, Okroglic blocca.
17′ – Mastroianni manca di pochi centimetri la deviazione a rete su cross dalla destra.
18′ – GOL DELLA CLODIENSE: MAZZETTO.
22′ – Il Padova prova a reagire con Segato che tenta la conclusione da 35 metri, tiro completamente fuori misura.
30′ – Ilari preferisce il tiro dal limite che servire Mazzocco solo sulla sinistra, palla debole per Okroglic.
37′ – Aperi prova la soluzione personale con un tiro dal vertice dell’area, palla out.
45′ – Quattro minuti di recupero.
50′ – TERMINA LA PARTITA: PADOVA- CLODIENSE 1-1.
PADOVA - CLODIENSE
PROBABILI FORMAZIONI


                                            STADIO EUGANEO ORE 20.30

PADOVA (4-2-3-1): Petkovic; Dionisi, Niccolini, Sentinelli, De Grassi; Mazzocco, Nichele; Busetto, Cunico, Ilari; Ferretti. A disposizione: Cicioni, Bragagnolo, Thomassen, Bedin, Mattin, Petrilli, Segato, Aperi, Pittarello. All. Parlato

CLODIENSE (4-3-1-2): Okroglic; Pitteri, Moretto, Boscolo Berto, Tiozzo; Piaggio, Mazzetto, Casagrande, Urtiaga; Pellizzer; Santi. A disposizione: Tiozzo, Boscolo Gnolo, Carlucci, Fulchignoni, Isotti, Marcato, Olivieri,Mastroianni, Cigna. All. Pagan.

lunedì 24 novembre 2014

B.PADOVA - CLODIENSE 
- 1



Padova-Clodiense, Cunico: “Un risultato che dà morale e spinta, ma tutto si deciderà ad aprile”

CUNICO E I RIGORI. Il detto “non c’è due senza tre” legato alle doppiette, che i tifosi sperano trovi applicazione domani, fortunatamente ha visto una diversa declinazione sul fronte dei rigori, con tre centri dopo le due precedenti cilecche. «Sono partito a handicap, complicandomi da solo le cose e da soli se ne esce, ma la media resta non bellissima». LA SQUADRA E IL FUTURO. Due considerazioni del capitano sembrerebbero di buon auspicio. «A inizio stagione avrei firmato più volte su dieci vittorie e un pareggio, ma adesso sono ancora arrabbiato per i punti persi con la Triestina in una gara che si poteva fare nostra. Bisogna sempre alzare l’asticella ed è positivo trovarsi primi, seppure non al top e con grossi margini di miglioramento. Il girone di ritorno – riprende – sarà completamente diverso, con le avversarie ancora più chiuse per le esigenze di classifica più impellenti e per tutte sarà più probabile perdere punti per strada». Un’ultima curiosità. Come ha trascorso la domenica? «Un giorno di relax sul piano fisico dedicandomi alla famiglia, ma con la testa già nel clima della gara».

Padova-Clodiense, il doppio ex Cerilli: “Tifo per i Biancoscudati. De Poli? Pensavo che mi chiamasse quest’estate…”

«Tifo per la squadra che punta a traguardi più importanti e dunque per il Padova che deve vincere il campionato, mentre la Clodiense sta viaggiando verso una tranquilla salvezza». Franco Cerilli trova sostegno nelle esigenze di classifica per risolvere la più classica situazione di un cuore diviso in due. A Chioggia l’ex centrocampista di Vicenza e Inter è nato, cresciuto calcisticamente, ha allenato e tuttora risiede, a due passi dallo stadio, ma all’ombra del Santo, tra il 1981 e il 1984 ha vissuto un triennio magico con la promozione in B. Regista di gran classe, riconoscibile anche per i calzettoni perennemente abbassati, per lui 97 presenze, tre reti e mille ricordi indelebili. «L’ultimo anno la gente mi adorava: se sbagliavo un passaggio per i tifosi era colpa del compagno mal posizionato. Se a Vicenza (secondo posto in serie A, ndr) sono arrivati i picchi di squadra, a Padova ho ottenuto le maggiori gratificazioni personali, che ancora ricevo, emozionandomi, tramite i social forum». Di qui la sua amarezza legata al presente. «Con De Poli eravamo come fratelli e pensavo che la scorsa estate si ricordasse di me, visto che ho già allenato le giovanili del Padova, per poi ottenere promozioni a Legnaro e con la Piovese. Per questo sono un po’ deluso». Idem per la Clodiense: «Sono cresciuto lì e in panchina ho già vinto un campionato, ma è proprio vero che nessuno è profeta in patria. Ora alleno i piccoli amici di Borgo San Giovanni, mi godo la famiglia, ma il campo mi manca e con entrambe le società penso di avere più dato che ricevuto». L’attuale Padova? «Vederlo non iscritto, per colpa di personaggi che nulla c’entrano con il calcio, era fuori dal mondo, ma i padovani amano questo sport e più di 5.000 persone allo stadio in D non sono la normalità. Se, come pare, Bergamin e Bonetto gestiranno la società come fosse già professionistica, si va lontano». Cerilli domani non sarà all’Euganeo, invitato al settantesimo compleanno di Gianfranco Zigoni, suo compagno di avventura in una storica trasmissione condotta da Gildo Fattori.

domenica 23 novembre 2014


DELTA RITORNO ALLA VITTORIA
Concreto, spietato e con una attacco stellare. Domenica al Gabrielli tutto è filato per il verso giusto, e il risultato sarebbe potuto essere anche più rotondo.
Non è certo squadra da mezze misure il Delta Porto Tolle Rovigo che anche contro il Jolly Montemurlo è riuscito a calare un altro poker casalingo come quello rifilato due turni fa al Ribelle. In mezzo, però, c’era stato il capitombolo di Abano con una sconfitta che ancora grida vendetta. La squadra di Rossi ha dimenticato in fretta il passo falso di una settimana fa, riprendendo la sua marcia verso i piani alti della classifica. Il malcapitato Montemurlo, sceso in campo con un atteggiamento sin troppo disinvolto, ha pagato a caro prezzo la sua difesa alta che ha lasciato varchi sin troppo invitanti alle micidiali ripartenze della squadra polesana. Con Lauria a dirigere le operazioni in mezzo al campo e con Cozzolino e Laurenti a sfruttare spazi ampi e marcature blande, il Delta Porto Tolle Rovigo ha subito trovato la chiave della partita. Già al 2’ e al 3’ la difesa toscana si è trovata in grande apprensione sulle conclusioni di Capellupo (respinta d’istinto da Biagini) e di Lauria (tiro dal limite a fil di palo). Per trovare il vantaggio la squadra polesana, però, non ha dovuto attendere molto. 
All’11’, su una punizione di qualche metro fuori area, Lauria ha fatto vedere tutta la sua abilità balistica centrando la porta del Montemurlo appena sotto l’incrocio dei pali con un sinistro delizioso. Gran bel gol. Solo un minuto dopo Laurenti ha avuto l’occasione per raddoppiare, ma si è fatto ribattere da Biagini il tiro ravvicinato. Poi il Montemurlo ha iniziato ad avere una maggiore incisività nel possesso palla e ha costretto la formazione deltina ad abbassare la linea del proprio gioco. Al 18’ i toscani si sono resi pericolosi con un colpo di testa di Lupetti da calcio d’angolo. L’incornata del centrocampista, però, è finita a lato. Il Montemurlo ha continuato la sua pressione offensiva, ma ha fatto molta fatica nel trovare sbocchi per la sua manovra. L’unico risultato di questo sforzo è stato quello di collezionare un buon numero di calci d’angolo senza mai riuscire a rendersi effettivamente pericoloso. 
Il Delta Porto Tolle Rovigo si è fatto vivo in avanti con qualche lancio lungo, ma al 33’ un millimetrico servizio del solito Lauria (decisamente il migliore in campo) ha scavalcato la linea difensiva toscana liberando Laurenti in perfetta solitudine davanti al portiere. Per l’attaccante dei polesani realizzare il raddoppio è stato un gioco da ragazzi. Sulla posizione di Laurenti, però, i giocatori del Montemurlo non sono stati molto d’accordo con l’arbitro e hanno protestato vivacemente per un presunto fuorigioco. Il risultato è stata un’ammonizione per Mazzanti. Con il doppio vantaggio la partita si è messa ancora più in discesa per la squadra di Rossi che prima dell’intervallo ha avuto una bella opportunità con Cozzolino che si è fatto alzare sopra la traversa una conclusione da dentro l’area. L’ultima emozione del tempo, però, è stata un pericoloso tiro di Di Vito deviato faticosamente in angolo dalla difesa del Delta Porto Tolle Rovigo. 
Al rientro dagli spogliatoi c’è stato appena il tempo di sistemarsi in campo che dal piede di Lauria è partito un pallone smarcante per Laurenti che si è involato sulla sinistra prima di servire Cozzolino tutto solo in mezzo all’area. L’attaccante deltino ha controllato, ha superato il portiere avversario in uscita e, di destro, ha comodamente depositato in fondo alla rete. Due passaggi e gol. E’ questa una delle doti migliori del Delta Porto Tolle Rovigo. Con il triplo vantaggio la squadra di Rossi si è concessa qualche distrazione e così al 15’ una bella discesa di Mezgour (il più bravo dei suoi) è stata finalizzata in gol dal De Gori, ma in posizione di fuorigioco. L’iniziativa d’attacco del Montemurlo avrebbe dovuto far capire ai padroni di casa che non era il caso di abbassare troppo la guardia. Evidentemente l’avvertimento non ha sortito questo effetto e al 26’ i toscani hanno ridotto le distanze con un bel gol di Mezgour, bravo ad anticipare la battuta al volo in area per battere sul tempo il suo marcatore cogliendo impreparato il portiere Vimercati. La sua conclusione sporca è entrata in rete sul palo più lontano. Il Delta Porto Tolle Rovigo, però, ha impiegato meno di tre minuti per ristabilire le distanze usando ancora una volta la sua “arma letale”: il lanci di Lauria per uno dei due attaccanti. E’ stato ancora Cozzolino a beneficiare delle traiettorie smarcanti del trequartista deltino ritrovandosi a tu per tu con l’estremo difensore avversario. A quel punto è bastato un piccolo dribling per avere davanti la porta spalancata per la seconda marcatura personale della giornata. Il gol ha messo definitivamente il sigillo sulla partita che è proseguita senza troppi sussulti, ma con qualche inutile nervosismo che è costato ben tre ammonizioni nel giro di qualche minuto. Una di queste, al 42’, è toccata a Mazzanti, che già nel primo tempo era finito nella lista degli ammoniti, ed è arrivato così il cartellino rosso. Poco o nulla da segnare nel finale se non i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Dal Toso. Il Delta Porto Tolle Rovigo, per il modo in cui è stata ottenuta, ha incamerato una vittoria di sostanza che ha fatto emergere le potenzialità di una squadra in piena corsa per la vetta della classifica.   
Classifica
Rimini 31, Este 30, Correggese 29, Delta Porto Tolle Rovigo 27, Fiorenzuola 24, Piacenza 22, Imolese 18, Fortis Juv. 18, Bellaria I.M. 18, Abano 18, Jolly e Montemurlo 17, Virtus Castelfranco 17, Mezzolara 17, Scandicci 15, Formigine 15, Thermal Abano Teolo 14, Ribelle 14, Fidenza 13, Romagna Centro 11, Atletico San Paolo 10

ADRIESE VITTORIA SOFFERTA




Contratta e poco armonica, l'Adriese gioca poco a calcio e subisce i tanti calci del Benaco Bardolino portando comunque a casa una vittoria meritata e pesante, che permette il sorpasso al Cerea e di portarsi ad un punto dalla cima della classifica occupata ora dal Campodarsego.
Al Bettinazzi l'estro di Giacomo Marangon, infortunato e pronto a tornare dalla prossima settimana, manca, si vede e si sente, i granata badano a gestire un possesso palla non assillante e vivono di fiammate e sfuriate. Alla prima occasione buona al 15', Zanellato si accentra dalla destra, Nicolò Bellemo si stufa di aspettare il passaggio e gli soffia il pallone dai piedi, uno sguardo alla porta e sinistro non irresistibile scoccato, una classica “palla lenta ma violenta” come si usa dire nel calcio balilla che si infila a fil di palo lasciando di stucco il portiere: 1 - 0. Non succede tanto altro durante il resto del primo tempo, l'attaccante al 40' fa tutto da solo saltando anche il portiere, il tiro da posizione defilata è buono ma Guiotto sulla linea di porta ferma un po' col corpo e un po' col braccio, per l'arbitro – non una delle sue migliori giornate – è tutto regolare, l'azione prosegue e Castellan appoggia in area per Zanellato, tradito dal rimbalzo al momento del tiro e pallone mandato in cielo.
Alla ripresa del gioco l'Adriese prova subito a mettere in ghiacciaia l'incontro, Cavallari ne salta due e va sul fondo, non trovando nessuno in mezzo all'area a deviare il cross rasoterra. Grande l'iniziativa di Castellan al 15', filtrante strepitoso per Zanellato che insacca, l'assistente vanifica tutto alzando la bandierina. L'Adriese perde gamba e fosforo col passare dei minuti, il Bardolino comincia a crederci da metà ripresa, su cross di Pachera si inserisce Montagnoli che non riesce a colpire di testa a porta quasi sguarnita. Due iniziative di Stefano Bellemo meriterebbero il gol che avrebbe blindato l'incontro, al 35' è solo corner dopo una scorribanda sulla sinistra mentre su assist di Nicolò ci vuole un gran riflesso di Lorenzi a sollevare oltre la traversa la conclusione dal limite. Gloria anche per Milan al 38' su siluro da fuori di Pereira, Cisotto sfiora il bersaglio servito da Migliorini nell'azione successiva.
“Una vittoria sofferta e meritata, in cui poteva starci il secondo gol” per il presidente dell'Adriese Luciano Scantamburlo, “tre punti importanti che ci servono a ripartire e riprendere una buona classifica. Abbiamo badato a gestire il risultato, peccato per quella rete annullata ingiustamente”.
Per mister Valeriano Fiorin l'Adriese ha reagito con qualità alla sconfitta della scorsa settimana ad Oppeano: “Volevo i ragazzi aggressivi e convinti, abbiamo giocato un ottimo primo tempo mentre nel secondo c'è stato un po' di timore, abbiamo arretrato il baricentro e ci siamo fatti un po' schiacciare. Non abbiamo corso grossi rischi, dobbiamo stare più attenti perchè in questo campionato le squadre non muoiono mai. La qualità non è niente senza l'agonismo, guardiamo avanti perchè dobbiamo prepararci per Ambrosiana e Marosticense, contro cui ho sempre fatto fatica a far risultato. Saranno carichi, noi ancora di più”.
Triste e sfortunata la trasferta di Sarcedo per il Loreo, i biancazzurri tornano a casa a mani vuote sconfitti per 1 – 0.

ADRIESE – BARDOLINO 1 – 0
MARCATORI N. Bellemo al 15' p.t.

ADRIESE (4-3-3) Milan 6,5; Fiore 6, Ballarin 6,5, Colman Castro 7, S. Bellemo 6; Migliorini 6, Cavallari 6, Pittaro 6; Zanellato 6,5 (dal 39' s.t. Fyda s.v.), N. Bellemo 6,5, Castellan 6,5 (dal 29' s.t. Cisotto 6). (Di Corato, Tiozzo, Forin, Dainese, Hermas). All. Fiorin

BARDOLINO (4-4-2) Lorenzi 6; Baronchelli 6 (dal 37' s.t. Tomezzoli s.v.), Zamboni 6, Guiotto 6, Savoia 6; Montagnoli 5,5, Freoni 6, Pietropoli 6 (dal 33' s.t. Buza), Van Der Berg 5,5 (dal 9' s.t. Pachera 6); Pereira 6,5, Faye Pape 6. (Cristini, Zanetti, Pezzini, Conti). All. Brentegani

ARBITRO Stabile di Padova 5
NOTE Spettatori 300 circa. 

giovedì 20 novembre 2014


Biancoscudati Padova-Clodiense
prevendita biglietti



La Biancoscudati Padova informa che sono già in vendita i biglietti per la gara Biancoscudati Padova – Clodiense, in programma martedì 25 novembre alle 20.30. I tagliandi possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone, sul sito www.ticketone.it fino alle ore 18.00 di martedì 25 novembre. Le biglietterie dello Stadio Euganeo apriranno il giorno della gara alle ore 19.00

Punti vendita TicketOne abilitati alla vendita dei biglietti
Coin Ticketstore - via Altinate 16/8 - Padova

 Tel. 049-8364084
Toto Abano - viale delle terme 87 - Abano Terme 

 Tel. 049-810665
Totoricevitoria "Casa Fortuna" - via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale "La Corte")
 Tel. 049-8647805
Lastminute Tour Vigonza c/o Centro Matrix Shop – Via Udine 3, - Vigonza (Padova) 

Tel. 049-629171
Per informazioni 

 Mail - biglietteria@biancoscudatipadova.com 
Tel. 049 604498

Padova-Clodiense

Segato: “Se segno dedico il gol a Piermario Morosini, ogni domenica indosso una maglia in sua memoria”


Conservo un ricordo e un retroscena speciale legato alla figura del compianto giocatore bergamasco. «Ho avuto il piacere di conoscere Piermario ai tempi in cui giocava nel Vicenza», svela Nicola Segato. «Un paio di volte siamo andati a cena insieme grazie alla conoscenza di un amico comune e la sua morte mi colpì molto». Così, nelle settimane successive, proprio assieme allo stesso amico il centrocampista originario di Marostica decise di far qualcosa per ricordare lo sfortunato collega.

«Sia io che il mio amico, che gioca Terza categoria vicentina, ci siamo fatti stampare una maglia identica. C’è la scritta Moro 25 e, sotto, una frase che leggemmo nei giorni della scomparsa di Piermario e che ci piacque particolarmente». La frase è: “La vita è troppo breve per non essere anche immortale”, e quella stessa maglietta Segato la mostrò la scorsa stagione dopo un gol segnato con il Delta Porto Tolle. «Da quando l’abbiamo fatta stampare, la teniamo sempre con noi e la indosso sotto la maglia da gara ogni domenica. Appena sono stato invitato al club, sono venuto di corsa perché tengo molto ad onorare la memoria di Morosini». Cosa ricorda con più piacere e nostalgia del “Moro”? «Senza dubbio il suo sorriso, unico. Quando nel corso della serata, al club, hanno proiettato il filmato con le immagini e i video di Piermario, mi sono venuti i brividi. In ogni intervista, in qualsiasi occasione, era sempre accompagnato da quel sorriso. Ed è un particolare che non si potrà mai dimenticare».
Adesso manca soltanto il primo gol in campionato (Segato fin qui ha segnato soltanto in Coppa contro il San Paolo) per dedicare la rete a Morosini. «Ci tengo tantissimo, anche perché gli anni scorsi, a questo punto, avevo già messo a segno due o tre reti. Ho tanta voglia, spero sia arrivata l’ora». Magari già martedì prossimo, visto che anche per lei sarà una partita speciale, da ex del Chioggia. «Un’altra realtà rispetto alla Clodiense attuale, ma da quel che sento hanno mantenuto sempre la stessa mentalità: non mollare mai. Io ci ho giocato solo sei mesi, nel 2006, c’era anche Ferretti ed è stato uno degli anni più belli della carriera. La tifoseria era calda e unita, lo stadio un catino che spesso si riempiva fino a 1.500 spettatori. Quest’anno hanno messo in piedi una bella squadra e dovremo stare attenti».

mercoledì 19 novembre 2014


Padova-Clodiense

L’ex di turno Ferretti: “Ho Chioggia e lo stadio “Ballarin” nel cuore, ma quando entro all’Appiani mi viene sempre la pelle d’oca…”


Le immagini di quegli anni felici sono lì, nella memoria: «Ero un ragazzino quando arrivai, ma il paese mi fece sentire subito a casa. I tifosi mi cantavano Rulo gol, al Ballarin vedevo sventolare le bandiere dell’Argentina, tante immagini che porterò sempre con me. Uno stadio incredibile, che per com’è fatto in piccolo ricorda un po’ l’Appiani. Ah, mi viene la pelle d’oca ogni volta che ci entro il sabato mattina. Avrei voluto vederlo, pieno di gente doveva essere una bella caldaia…». Proprio in granata, nel 2005, per la prima volta giocò insieme al fratello Pablo, che oggi è tornato in Argentina. E poi c’è lei, Katia, una ragazza siciliana che all’epoca lavorava d’estate in un campeggio del luogo e che, di lì a poco, non sarebbe stata più una qualunque: «Dopo dieci anni ora siamo marito e moglie, è la madre di mia figlia Clara, lei è la cosa più bella che mi lega a Chioggia. Ci siamo conosciuti praticamente per caso, con i colleghi veniva a mangiare nell’albergo in cui alloggiavo insieme ad altri miei compagni, e quando, un paio di anni più tardi, venne a studiare a Padova, cominciammo a frequentarci di più».
Dalle sale da pranzo dell’hotel la vita chioggiotta di Ferretti viveva di molti luoghi che sarebbero poi entrati nell’album dei ricordi: «Come la pizzeria Rustichello, i gestori Fabio e Salvino», ricorda, «o la mamma di un mio compagno che il venerdì sera mi preparava un tiramisù eccezionale. Loro, come moltissima altra gente, sono diventati presto un punto di riferimento». E poi c’erano loro, i tifosi: quei tifosi che, ormai da qualche anno, hanno deciso di lasciare il Ballarin, delusi da una proprietà che, dopo aver acquisito il titolo del vecchio (e fallito) Union Chioggia Sottomarina, ha deciso di mantenere il proprio nome di Clodiense, in barba alla storia e alla fede del paese. «La storia è una, a Chioggia c’è solo l 'UNION: sarebbe come se il Padova fallisse e riprendesse vita sotto il nome, che so, di Guizza», spiega Ferretti, «Al Ballarin ho visto più di tremila persone per le partite in Serie D, per molti di loro andare a vedere l'Union la domenica era un rito, venivano in tanti a vedere persino gli allenamenti».
Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia