lunedì 23 marzo 2015

RASSEGNA STAMPA


(Gazzettino, edizione di Belluno) Per un’ora non si è visto molto, poi però il suo gol ha avuto il potere di dare la svolta alla gara: ci riferiamo a Corbanese che, al 19’ del secondo tempo, ha realizzato la sua diciannovesima rete stagionale di campionato: «Sono contentissimo per avere recuperato il risultato. La Clodiense ci ha messo in evidente difficoltà per 60’, è una squadra che corre e merita ampiamente la posizione che occupa in classifica. Siamo stati bravi a non mollare perché in 10 è stata veramente dura, abbiamo dimostrato di avere carattere non lasciando andare la gara». Dopo il 2-1 si è percepito che credevate nel pari. «Noi eravamo consapevoli delle nostre difficoltà, però non abbiamo mai mollato. Abbiamo un gruppo che ci crede fino in fondo, abbiamo sopperito ai gol casuali che abbiamo incassato. Sicuramente ci vuole più attenzione e per questo lavoreremo sodo in settimana». Siete stati un po’ sorpresi da una Clodiense che ha fatto la partita? «Di solito le danze le conduciamo noi, abbiamo gestito bene il tutto difendendoci. Il nostro unico pensiero è stato quello di cercare ugualmente di vincere». Ora vi aspetta la Sacilese. «La nostra mentalità è quella di andare avanti sempre e comunque, ci prepareremo bene in settimana». Mosca si gusta il gol che ha permesso di agguantare il pari nei minuti finali: «Credo che il punto sia meritato perché abbiamo reagito e anche in 10 abbiamo imposto il nostro gioco. Abbiamo sofferto l’impeto della Clodiense, una buona squadra che merita il quinto posto (a -2 dal Belluno, ndr)». Nell’ultima azione hai avuto il merito di farti trovare al posto giusto. «Oramai stavamo rischiando perché mancava poco alla fine ed era giusto sbilanciarci. Sono riuscito a colpirla bene e meglio di così non poteva andare. Sono contento perché ho cercato di limitare Mazzetto che ho ritrovato in forma perfetta, mi ha fatto una buona impressione anche Mastroianni così come tutta la Clodiense». In chiave playoff sarà battaglia sino alla fine? «Siamo tutti lì, è difficile contro tutti, lo stiamo vedendo dall’inizio del girone di ritorno che sembra quasi un altro campionato. La soddisfazione di avere tenuto la Clodiense sotto di 2 punti è notevole, ora affrontiamo la squadra che gioca il miglior calcio del nostro girone. Contro la Sacilese sarà difficile ma confido sui tanti ex che abbiamo nella nostra squadra. Di certo peseranno anche le assenze ma di questo certo non possiamo lamentarci perché il calcio è fatto di queste cose».
(Gazzettino, edizione di Belluno) Mister Vecchiato ha fatto esplodere tutta la sua felicità in occasione del gol del pari realizzato da Mosca, ma non dimentica le sofferenze di una ripresa giocata in 10: «Non riesco veramente a digerire il primo giallo affibiato a Sommacal, di solito non parlo dell’arbitro ma in questa gara ha fatto cose che non esistono. Noi abbiamo già problemi di rosa e se giochiamo anche in 10 contro 11 diventa veramente un’impresa riuscire a pareggiare. Ci abbiamo creduto dopo il 2-1 di Corbanese, un gol che ha avuto il potere di darci forza e togliere a loro la sicurezza perché, non dimentichiamolo, il calcio è un gioco di testa. Siamo stati premiati per il coraggio e il carattere, perché abbiamo dovuto spingere e rischiare, mettendo in campo anche Masoch che non giocava da un mese». Avete modificato molto, rispetto al solito, l’assetto tattico, anche con aspetti inediti.
«Ho dovuto spostare alcuni giocatori dopo l’espulsione di Sommacal, i primi 10’ della ripresa sono stati da dimenticare. Poi abbiamo giocato con il cuore anche per reagire a un gol preso con la barriera che si è aperta. Grazie alle chiusure di Merli Sala abbiamo evitato la capitolazione e iniziato la riscossa perché in un attimo avremmo potuto trovarci sul 3-0». Cosa dire della Clodiense? «È un’ottima squadra, con buone idee di gioco e fisicità».
Cosa cambia adesso in classifica? «Noi vogliamo arrivare ai playoff e recuperare qualche infortunato, se incontreremo ancora la Clodiense avremo di fronte una squadra che, come noi, quest’anno ha stupito. Pensiamo già alla gara contro la Sacilese con la giusta convinzione e con la speranza di recuperare qualche giocatore perché gli assenti sono veramente tanti ed ora si aggiungerà anche Sommacal». Grandi applausi a fine gara per tecnico e giocatori tributati dai tanti tifosi giunti in laguna per evitare il sorpasso e custodire la quarta posizione in classifica.


 (Corriere delle Alpi) «Possiamo proprio dire di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo». Ne è convinto uno dei migliori della formazione bellunese, Mike Miniati, che aveva pure sfiorato la rete nel primo tempo. Sarebbe stata quella del vantaggio: «Abbiamo mostrato un carattere enorme, la partita si era messa malissimo, ma abbiamo avuto modo di reagire all’episodio sfavorevole e a un doppio svantaggio che avrebbe tramortito chiunque, ma non la nostra voglia di fare bene che ci contraddistingue da inizio anno. Peccato aver preso due gol un po’ strani che ci hanno complicato ulteriormente la vita; sul primo la palla è rimasta troppo in area e siamo stati puniti da un ottimo attaccante come Santi mentre sulla punizione la barriera si è aperta. Però davvero siamo stati davvero encomiabili e il pareggio è il giusto premio agli sforzi che abbiamo fatto fino all’ultimo minuto di recupero». Alle viste c’è l’anticipo della sfida play-off con la Sacilese. Con che spirito si arriva a una partita del genere, dopo aver scongiurato il sorpasso della Clodiense e aver mantenute intatte le distanze dai biancorossi liventini? «Sicuramente potevamo tornare a casa con una mazzata pesante da incassare e invece abbiamo fatto una bella ricarica al morale; andare a riprendere una partita ormai persa contro una diretta concorrente è una gran bella iniezione di fiducia ed ora guardiamo al match di sabato più sereni. Vogliamo continuare a fare bene, questo è fuori di dubbio, del resto questo è sempre successo, fin dall’inizio del campionato».
(Gazzettino, edizione di Venezia) I giocatori della Clodiense escono alla spicciolata dallo stadio a testa bassa, dopo il rocambolesco 2-2 con il Belluno, ma come avessero perso. Il calcio è però anche questo ed i ragazzi di Andrea Pagan si rendono conto di aver sciupato nella maniera più sciocca un successo che sembrava ormai in cassaforte. «Dispiace veramente non aver vinto – dice il bomber Santi – Ha ragione il nostro allenatore, bisognava chiudere la partita con qualche altro gol visto che eravamo in superiorità numerica. Ed invece abbiamo mollato senza motivo, ci siamo adagiati. Le colpe sono di tutte, anche mie che non ho sfruttato qualche occasione ed abbiamo lasciato che loro facessero lanci lunghi per schiacciarci in area. Peccato perché avevamo giocato bene. Ora bisogna ripartire – promette Santi – non piangerci addosso e già domenica prossima andare a vincere a Trieste».
Anche Mastroianni, che fa coppia in attacco con Santi, si dichiara dispiaciuto. «È tutta colpa nostra – dice amareggiato l’attaccante lagunare – non è possibile pareggiare una partita dopo essere andati in vantaggio di due gol e con la squadra avversaria in inferiorità numerica. Abbiamo concesso tanto campo nell’ultima mezz’ora. Non abbiamo alibi, siamo tutti colpevoli, io in primis». Si riferisce alla poca lucidità negli ultimi minuti «Indubbiamente ho corso tanto per il gran lavoro per la squadra – commenta Mastroianni – ma ho anche avuto un calo fisico e mi è mancata un pò di lucidità. Siamo tutti arrabbiati perché avevamo giocato bene specialmente nel primo tempo. Sul 2-1 forse abbiamo avuto paura di subire il pareggio e ci siamo arretrati troppo. Ci servirà da lezione».


(Gazzettino, edizione di Venezia) Andrea Pagan, allenatore della Clodiense, esce dallo spogliatoio a fine gara con un diavolo per capello. L’aver gettato al vento una vittoria importante ed ormai quasi acquisita, gli sembra quasi impossibile. «Assurdo, assurdo, gettare via una vittoria del genere – ci dice sconsolato ed arrabbiato il tecnico chioggiotto. Così non va bene e martedì i ragazzi mi sentiranno». Analizza poi il comportamento della sua squadra. «Avevamo giocato un buon primo tempo ed avevamo anche saputo sfruttare la superiorità numerica andando in vantaggio di due gol. Poi – continua – dovevamo chiudere la partita con il terzo e quarto gol, si doveva stendere definitivamente gli avversari. Ed invece alcuni hanno mollato, specchiandosi per farsi belli. Il gol di Corbanese ci ha poi tagliato le gambe. Abbiamo commesso alcuni errori madornali come quello di Casagrande che ci poteva costare il gol, bravo Tiozzo a respingere di piede, e poi regalando il calcio d’angolo per il primo gol del Belluno». Il calo lo giudica fisico o mentale. «Sicuramente un problema di testa – continua Pagan -perché la squadra aveva giocato bene fino al 2-0. La verità è che abbiamo mollato forse pensando di aver già vinto ed al loro primo gol siamo andati in affanno. Speriamo che questa partita ci serva da lezione per il futuro. In questi campionati nessuno ti regala niente e quindi bisogna sempre lottare e segnare». Il mancato successo sul Belluno ha avuto anche la conseguenza del mancato sorpasso in classifica sulla squadra ospite. «Il sorpasso non mi interessava più di tanto – conclude tecnico granata – a me interessava vincere». E se ne va arrabbiato ed amareggiato.
 (La Nuova Venezia) Clamoroso suicidio della Clodiense che, in superiorità numerica per tutto il secondo tempo, si è fatta rimontare due reti da un Belluno che ha avuto il merito di non arrendersi mai. Finisce dunque in parità il big match del “Ballarin”, ma chi si deve battere il petto per la grande occasione mancata è proprio la squadra granata che non ha saputo chiudere la gara quando le circostanze lo richiedevano, tenendo di fatto in vita il Belluno sul quale, dopo lo 0-2 di inizio ripresa, nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Invece ancora una volta il calcio ha dimostrato che nulla può essere messo in archivio se manca la concentrazione e le gambe non girano più. Sorpasso e controsorpasso nella stessa partita, all’ultima curva, che lascia tutto come prima ma che ha fatto ingrossare il fegato più che mai al tecnico Andrea Pagan, dall’umore nerissimo nel dopo partita. Si parte con il Belluno che, nonostante il suo carico di assenze si piazza con il 4-3-3 e aggredisce in ogni zona i portatori di palla lagunare. Ne nasce una gara quasi frenetica, poco ordinata e molto spezzettata dai continui falli di gioco che abortiscono da ambo le parti ogni tentativo di attacco. Piaggio è il più pericoloso dei granata nei primi minuti, ma è impreciso. Il Belluno morde sulle fasce ed ogni volta che mette il pallone dentro l’area chioggiotta sono brividi, come quando Miniati arriva in ritardo di testa (24’) sul cross di Duravia. Bella azione granata al 36’ con tiro cross finale di Mazzetto che sbatte sulla traversa. Sommacal (40’), già ammonito, rimedia il secondo giallo: espulsione che ha tutto il sapore della svolta. Dopo la pausa la Clodiense decide che è tempo di accelerare ed al 3’ arriva il vantaggio: cross di Pelizzer, Merli Sala intercetta ma alza a campanile permettendo a Mastroianni di testa di servire Santi che, con la fronte, manda dentro da due passi. Il Belluno accusa il colpo ed al 7’ subisce il raddoppio: punizione dal limite per fallo subito dall’incontenibile Mastroianni e sul tiro di Casagrande la barriera si apre e permette al pallone di finire in rete. Gara in ghiaccio? Assolutamente no, perchè stranamente la Clodiense non sfrutta la superiorità e si abbassa pericolosamente. Corbanese, assente fino a quel momento, al 19’ trova di testa il guizzo che ridà vita ai gialloblù e manda nel panico i granata. Luca Tiozzo (34’) deve fermare con i piedi il tentativo di Posocco, ma al 47’ ecco confezionata la beffa: sull’ennesimo cross dalla destra, la retroguardia lagunare, tutta schiacciata verso la porta, rinvia male e dal limite, di controbalzo, Mosca spegne i sogni granata di sorpasso.

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