Il pareggio a reti inviolate accontenta i granata che vedono invariata la distanza dalle inseguitrici per la lotta ai play off
Alla fine della partita il Giorgione dimostra di voler lottare e cercare di allontanarsi dalle sabbie mobili della zona play out, la Clodiense dimostra di essere una buona squadra ma gioca sottotono, il raggiungimento della salvezza e gli ottimi risultati ha fatto rilassare più di qualcuno. Ne vien fuori uno 0 a 0 che più 0 a 0 non si può per 90′, con i brividi concentrati tutti nel recupero, quando Stefano Bizzotto, subentrato a Episcopo, ha un paio di occasioni, di cui una colossale, per far pendere l’ago della bilancia dalla parte del Giorgione. La cronaca degli episodi rilevanti di questo incontro si riduce alle poche righe di cui sopra si segnalano un paio di bei tiri da fuori dei granata e un paio di affondi rossostellati con Epsicopo e Gazzola , Il quadro è di sufficienza perchè fiammate vere e proprie, a parte il momento caldo nel recupero, non ce ne sono state: giocate sopra le righe non se ne sono viste, ma nemmeno sotto. Di ottimo in questo quadro apparentemente piatto, c’è che il Giorgione non ha praticamente commesso errori in particolare in difesa, grazie a una prestazione molto attenta e concreta dei centrali Vio e Fontana, sorretti ai lati da Eberle e Maran, oltre all’interdizione di Giacomazzi e Vigo davanti alla difesa. Restano le difficoltà a trovare le via della rete, con Gazzola che fatica a tornare decisivo; Episcopo e Podvorica sono buone spalle ma non sono attaccanti dal piede caldo e da doppia cifra. Il Giorgione ieri è apparso veramente in crescita di condizione fisica. Bene negli anticipi, pochi errori in fase di palleggio e appoggio, vari momenti di lucidità nel cercare e trovare la giocata precisa, Clodiense (quinta non a caso con ambizioni in ascesa) che conseguentemente, andata a Castelfranco per mordere, si è ritrovata infilata una museruola.
Oggi il Giorgione era davvero determinato ed aggressivo – aggiunge il mister della Clodiense – era difficile superarli, si tratta di una squadra che ha lottato con il coltello tra i denti e noi forse non abbiamo avuto la stessa cattiveria agonistica e anche quel ritmo che abbiamo avuto in altre partite». C’è stato un pò di rilassamento dopo i recenti risultati positivi? «Può anche essere che i ragazzi abbiano un pò rifiatato ma comunque oggi loro hanno avuto solo un’occasione nel finale quando hanno sfruttato un nostro errore. Non voglio sminuire la prova degli avversari ma effettivamente i loro cinque minuti finali sono stati frutto più che altro di alcune nostre leggerezze». E per il futuro ? «Dobbiamo ritornare ad avere quello spirito che c’è stato sino a domenica scorsa, oggi dopo questo pareggio vedo i ragazzi delusi come ci fosse stata una sconfitta questo significa che vogliono raggiungere certi obiettivi, che c’è ancora la voglia di migliorare e di fare bene in ogni partita a partire dalla prossima domenica. Se vogliamo arrivare a certi traguardi, come possono essere i play off, bisogna giocare alla “morte” in ogni partita».
Domenica al Ballarin arriva il Belluno per una sfida d'alta quota.
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