lunedì 16 marzo 2015

RASSEGNA STAMPA

(Gazzettino, edizione di Venezia) Anche Andrea Moretto così come il mister Andrea Pagan nel dopo partita sottolinea come oggi sia mancata quella «cattiveria» agonistica che invece ha messo in campo il Giorgione. «Noi abbiamo giocato con meno ritmo rispetto al Giorgione – attacca Moretto prima di entrare negli spogliatoi – soprattutto nel primo tempo abbiamo sofferto la loro corsa, effettivamente loro correvano più di noi ed è per questo che non siamo riusciti ad essere pericolosi. Poi nella ripresa siamo cresciuti senza però essere in grado di affondare i colpi». Merito della difesa avversaria ? «Non solo direi, anche il loro attacco ha fatto un gran partita, hanno sempre corso e cercato di pressarci anche quando avevamo noi il pallone, costringendoci così a giocare in maniera non ottimale. Forse non hanno avuto tantissime occasioni da gol ma dal punto di vista della corsa davvero hanno inciso molto sull’economia del gioco del Giorgione». Dopo questo pareggio nella vostra testa che obiettivo ci si pone ? «Abbiamo già una buona classifica ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, il primo obiettivo è quello di migliorare in questo girone di ritorno il bottino di punti fatto nell’andata (26 punti) e quindi c’è anche la possibilità di giocare per i play off, sarebbe un bel traguardo per una squadra che era partita per salvarsi. Comunque non dobbiamo montarci la testa o rilassarci altrimenti rischiamo di fare delle partite come quella di oggi dove ci manca quel pizzico di grinta in più per vincere».
(Gazzettino, edizione di Venezia) «Se devo essere sincero oggi mi aspettavo qualcosa di più ma il punto va comunque bene». Non si nasconde Andrea Pagan nel dopo partita, la sua squadra ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni ma c’era anche un avversario ben determinato da affrontare in campo. «Oggi il Giorgione era davvero determinato ed aggressivo – aggiunge il mister della Clodiense – era difficile superarli, si tratta di una squadra che ha lottato con il coltello tra i denti e noi forse non abbiamo avuto la stessa cattiveria agonistica e anche quel ritmo che abbiamo avuto in altre partite». C’è stato un pò di rilassamento dopo i recenti risultati positivi? «Può anche essere che i ragazzi abbiano un pò rifiatato ma comunque oggi loro hanno avuto solo un’occasione nel finale quando hanno sfruttato un nostro errore. Non voglio sminuire la prova degli avversari ma effettivamente i loro cinque minuti finali sono stati frutto più che altro di alcune nostre leggerezze». E per il futuro ? «Dobbiamo ritornare ad avere quello spirito che c’è stato sino a domenica scorsa, oggi dopo questo pareggio vedo i ragazzi delusi come ci fosse stata una sconfitta questo significa che vogliono raggiungere certi obiettivi, che c’è ancora la voglia di migliorare e di fare bene in ogni partita a partire dalla prossima domenica. Se vogliamo arrivare a certi traguardi, come possono essere i play off, bisogna giocare alla “morte” in ogni partita».

 (Gazzettino, edizione di Treviso) Gianmarco Vio è stato uno dei migliori in campo, rientrato al centro della difesa dopo la sfortunata prestazione di Trieste il giovane ex Padova ha saputo controllare al meglio gli attaccanti della Clodiense. «Sì, buona partita anche se effettivamente cercavamo la vittoria – attacca Vio nel dopo gara – loro sono un’ottima squadra e lo si è visto in campo, una squadra che ti concede poco e che arrivava da un ottimo periodo di forma, noi cercavamo di riscattarci dopo le due sconfitte consecutive e direi che ci siamo riusciti sotto il profilo del gioco mentre per i punti un po’ meno». Nel finale però avete sfiorato la vittoria. «Si, abbiamo avuto delle ottime occasioni con Stefano Bizzotto, peccato perché forse la vittoria ci stava tutta e ci serviva pure. Comunque è stata una partita davvero tirata per 90 minuti e l’aver spinto anche nel finale dimostra che la squadra è in salute e può continuare a cercare dei risultati positivi anche nelle prossime partite». Domenica andrete contro la capolista. «Sappiamo che all’Euganeo sarà durissima ma dopo questa partita siamo consapevoli anche delle nostre forze, abbiamo riconquistato quella fiducia che forse si poteva perdere dopo le due sconfitte consecutive contro Triestina e Belluno, ora stiamo meglio!».
(Gazzettino, edizione di Treviso) «Bene sia per il punto ottenuto che per la prestazione». È un Antonio Paganin soddisfatto quello che accoglie il pareggio raccolto in casa contro la Clodiense. «Contro un’ottima squadra che si trovava in ottimo momento di forma abbiamo dimostrato che siamo in salute – continua il mister del Giorgione – ho visto i miei ragazzi molto concentrati ed infatti non abbiamo quasi mai subito il gioco degli ospiti, il pareggio è giusto ma le occasioni migliori per segnare le abbiamo avute noi, soprattutto nel finale quando Bizzotto per poco non ci regalava la vittoria, ma va bene così». Una prova diversa rispetto a quella di domenica scorsa? «Non direi, se non per il risultato! Questa era la stessa partita che stavamo facendo anche contro il Belluno, lì però l’espulsione di Bevilacqua ha cambiato gli equilibri in campo perché altrimenti poteva andare a finire in maniera ben diversa. Oggi (ieri, ndr)comunque abbiamo concesso davvero poco, quasi niente, ad una squadra che ricordo è l’unica squadra imbattuta del girone di ritorno, una squadra ben quadrata messa in difficoltà dal Giorgione». Fiducioso per il futuro e la partita di domenica a Padova? «Direi di sì, stiamo bene fisicamente perché abbiamo lavorato a fondo proprio per dare “benzina” a questa squadra che ora si sta ricompattando e sta crescendo in vista del finale del campionato. Domenica andiamo a Padova ma siamo consapevoli delle nostre forze».
(Tribuna di Treviso) Subito in infermeria. Eberle ha preso una botta al ginocchio, ma non dovrebbe essere niente di preoccupante; Episcopo ha il sacchetti del ghiaccio in testa, sotto c’è un bernoccolo, ma passerà. Gli chiediamo come sta. «Ho un bernoccolo, magari è la volta che metto la testa a posto… A parte gli scherzi, stiamo bene, i risultati non ci danno ragione, ma a livello di gioco siamo su una buona strada. Si poteva anche vincere, vorrà dire che andremo a Padova a fare il colpaccio. In fondo è nelle nostre corde, l’abbiamo fatto l’anno scorso a Pordenone e quest’anno con l’Altovicentino». Aspettando per domenica prossima un’altra puntata degli “Epi Days”, sentiamo cos’ha da dirci il mister ospite Pagan. «Per com’è andata mi tengo stretto il pareggio. Giorgione ottima squadra, ha avuto anche nel recupero un paio di momenti in cui poteva far gol, nati però da errori difensivi nostro. Loro forse avevano più fame di noi». Clodiense che finora nel girone di ritorno non ha mai perso. Paganin è contento della prestazione dei suoi e guarda con fiducia al futuro. «Abbiamo fatto bene, Clodiense squadra molto tosta, ricordiamo che ha imposto il pari a Padova e Altovicentino. Delle due squadre quella che ha più da recriminare siamo noi, ma possiamo guardare avanti con fiducia: la basi ci sono, stiamo seminando e il raccolto arriverà. Abbiamo fatto bene sia oggi con una squadra difficilissima, che con il Belluno, nonostante il risultato, in inferiorità numerica per gran parte della gara». Il Giorgione appare in ripresa atletica, i palloni vengono domati con più lucidità, si commettono meno errori, i riflessi sono più pronti. «A breve cambieranno le temperature e credo che la nostra squadra si farà trovare in buona condizione. Dopo la trasferta di Padova avremo alcune partite che potrebbero essere decisive per noi e ci stiamo arrivando in buona forma psico fisica. Ho fiducia in questa squadra, sia nel breve che nel lungo periodo».
(Tribuna di Treviso) Una dimostrazione di ottima sufficienza per il Giorgione e di mediocre eccellenza per la Clodiense. Ne vien fuori uno 0 a 0 che più 0 a 0 non si può per 90′, con i brividi concentrati tutti nel recupero, quando Stefano Bizzotto, subentrato a Episcopo, ha un paio di occasioni, di cui una colossale, per far pendere l’ago della bilancia dalla parte del Giorgione. La cronaca degli episodi rilevanti di questo incontro si riduce alle poche righe di cui sopra (si potrebbero segnalare un paio di bei tiri da fuori ospiti e un paio di affondi rossostellati con Epsicopo e Gazzola a voler fare i pignoli), meglio, così abbiamo l’occasione per fare il punto della situazione e analizzare il momento tecnico-tattico e fisico della squadra di Paganin. E cerchiamo di spiegare perchè abbiamo giudicato questa partita del Giorgione ottima in un quadro di sufficienza. Il quadro è di sufficienza perchè fiammate vere e proprie, a parte il momento caldo nel recupero, non ce ne sono state: giocate sopra le righe non se ne sono viste, ma nemmeno sotto. Di ottimo in questo quadro apparentemente piatto, c’è che il Giorgione non ha praticamente commesso errori in particolare in difesa, grazie a una prestazione molto attenta e concreta dei centrali Vio e Fontana, sorretti ai lati da Eberle e Maran, oltre all’interdizione di Giacomazzi e Vigo davanti alla difesa. Restano le difficoltà a trovare le via della rete, con Gazzola che fatica a tornare decisivo; Episcopo e Podvorica sono buone spalle ma non sono attaccanti dal piede caldo e da doppia cifra. Baggio, del gruppo quello cui prudono maggiormente i piedi, continua a non incontrare i favori di Paganin, mentre Mattioli pare in ripresa. Questa squadra, per trovare le fiammate e rompere l’appiattimento da centrocampo in su, ha bisogno di giocare e far girare palla, soprattutto in verticale. Ma per farlo ha bisogno di condizione fisica. E qui troviamo un altro spunto per alimentare ottimismo. Per la prima volta dalla sosta di Natale, il Giorgione ieri è apparso veramente in crescita di condizione fisica. Bene negli anticipi, pochi errori in fase di palleggio e appoggio, vari momenti di lucidità nel cercare e trovare la giocata precisa, Clodiense (quinta non a caso con ambizioni in ascesa) che conseguentemente, venuta a Castelfranco per mordere, si è ritrovata infilata una museruola. Paganin ha in qualche modo confermato che conta di avere il Giorgione a posto di gambe e di testa per la parte cruciale del torneo, con il cambio delle temperature. Dopo Padova, 3 scontri fondamentali: Legnago, Dro e Kras Repen. Fine inverno ancora complicato, ma inizio primavera di cauto ottimismo.

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