lunedì 26 gennaio 2015

RASSEGNA STAMPA








(La Nuova Venezia) Nel dopo gara Pagan ha il volto dell’amarezza e il motivo è presto detto. Torna sull’espulsione di Santi infatti il tecnico della Clodiense al termine della sfida: «Molto discutibile la decisione del direttore di gara», commenta l’allenatore dei chioggiotti. «Da quel momento non abbiamo più pensato a vincerla ma solo a portare a casa un pareggio per muovere la classifica». Un episodio che Pagan non manca di sottolineare, rafforzando il concetto nella sua disamina della contesa contro il Tamai: «Quest’anno abbiamo subìto tante espulsioni, alcune anche per colpa nostra. Altre, come quella di oggi (ieri ndr) no e questo mi rammarica molto perché ha cambiato volto alla partita. Comunque abbiamo preso un buon punto, arrivato su un campo sul quale era quasi impossibile giocare e contro un Tamai che ha venduto cara la pelle. Volevamo vincere, ma è arrivato un buon pareggio. Ora arriviamo il prima possibile a 42 punti che significa salvezza e poi si vedrà cosa fare e come migliorare. Complimenti comunque ai miei ragazzi, qui in pochi riescono a fare punti».

(Gazzettino, edizione di Pordenone) La notizia è che Stefano De Agostini c’è. L’allenatore del Tamai porta a termine la gara e si ripresenta alle interviste del dopo partita, a differenza delle ultime dolorose esperienze che lo avevano costretto ad abbandonare a metà incontro per le coliche. «Malgrado il campo – dice subito il tecnico delle Furie -, abbiamo fatto una grande partita. Spiace sottolineare questo aspetto, ma il terreno di gioco ci ha privato di una gara migliore. Così poteva essere per noi, per la Clodiense e anche per il pubblico. Si affrontavano due squadre che stanno bene, ne è uscito un confronto di grande intensità. Dobbiamo dire bravi a noi come a loro, penso che il pari sia giusto».
(Gazzettino, edizione di Pordenone) La serie positiva delle Furie arriva a quattro risultati utili consecutivi. Sono tre i pareggi nell’ultimo terzetto di gare, per la quinta volta in totale senza segnare gol. Di buono resta il passetto avanti, anche se l’andamento lento consente ai vicinanti di Fontanafredda di compiere il sorpasso. Tamai – Clodiense vive anche nel ricordo dell’andata, quando fu rinviata per la scomparsa di Riccardo Meneghel. Proprio per la vicinanza e la solidarietà dimostrate allora dai chioggiotti, tutto il pubblico ha tributato loro un applauso iniziale di ringraziamento. Si parte e De Agostini deve fare senza Brustolon e Petris squalificati. I sostituti risultano all’altezza, in linea con una squadra che conferma una prestazione simile a molte altre. Il terreno di gioco sconnesso non aiuta, né da una parte né dall’altra. I primi ad arrivare al tiro sono i veneti, 9′, con Mazzetto: conclusione deviata, che Peresson riesce ad alzare in corner. Lo schieramento di casa ci mette quasi metà frazione di gioco per creare qualcosa di significativo. 21′, Sellan in acrobazia al limite dell’area piccola manda la sfera sul fondo. Ancora furie in avanti alla mezzora. Il tiro mancino da fuori area di Federico Furlan trova Tiozzo Caenazzo sulla traiettoria. Il portiere respinge con i piedi a centro area, Zambon arriva di corsa e incespica al momento di concludere: la palla gli resta troppo sotto. Il primo tempo è praticamente tutto qua. Il regista ospite Casagrande, all’8′ della seconda frazione, prova per primo a scardinare lo 0-0 imperante. Tenta dalla trequarti campo sinistra. La palla va poco oltre il secondo palo, alla cui guardia si era comunque disteso Peresson. L’emblema delle reti inviolate sono le conclusioni ravvicinate dei due centravanti. Al 14′ Sellan colpisce debole da buona posizione: per Tiozzo Caenazzo non ci sono problemi a catturare. 2′ dopo non fa meglio Santi, di testa dall’altra parte, raccogliendo un cross da sinistra a centroarea: tutto solo, manda la sfera sul fondo. L’inerzia non muta. Cercando di cambiarla, il primo cambio lo innesta Pagan trascorsa la prima ora, togliendo Pitteri e inserendo Piaggio. L’allenatore ospite deve forzatamente rivedere la tattica per l’ultimo quarto d’ora abbondante di gioco. Al 27′, infatti, viene espulso Santi (rosso diretto) per un contrasto a braccia larghe su Bozzetto in mezzo al campo. Quasi allo scadere lo stesso Bozzetto chiama Tiozzo Caenazzo alla respinta. L’azione non si spegne, riprende Sellan ma chiude senza forza, non creando problemi alla retroguardia ospite, portiere compreso.

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