martedì 17 febbraio 2015

RASSEGNA STAMPA





(Gazzettino, edizione di Venezia) «Siamo rimasti in dieci per un errore che ha cambiato tutta la partita – spiega il portiere della Clodiense, Luca Tiozzo Caenazzo – L’espulsione ci ha un po’ stordito, ma abbiamo dimostrato di poter gestire meglio la gara rispetto agli avversari. Siamo stati bravi perché nel secondo tempo non si è vista l’inferiorità numerica. Sembrava che patissero di più loro e che, più di noi, cercassero il apri. Noi abbiamo provato a spingere». Il Fontanafredda contesta la situazione da rigore ad inizio secondo tempo. Dalla sua posizione cosa ha visto? «La mia sensazione era che fosse fuori, anche perché c’era il segno del piede a terra. In fondo, neanche loro in campo hanno protestato». Osservandola singolarmente, ha dato buone risposte, molte delle quali di piede. «Devo dire che quasi in ogni partita ho poco da fare. Sia quando schieriamo una difesa giovane, che quando giocano i compagni più esperti. I rinvii di piede sono stati difficili per il campo mollo, ma non li ho sbagliati». Capitan Berto Boscolo afferma che il pareggio «in realtà significa due punti persi». «Poi, pensandoci bene, si tratta di un bel punto pigliato in dieci. L’occasione principale l’ho sbagliata io – ammette – su quel colpo di testa, dopo che Davide Boscolo mi aveva messo un cross perfetto. Ho voluto prenderla forte e l’ho alzata troppo». Pronti a rifarvi domenica prossima contro il Mori? «Sarà una compagine dura da affrontare, ma dobbiamo fare una partita per i tre punti. Prima cerchiamo di arrivare alla salvezza, poi pensiamo ad altri obiettivi, andando avanti passo passo».
(La Nuova Venezia) Mister Pagan è soddisfatto per l’ottimo punto strappato in dieci uomini, ma a fine gara non nasconde i rimpianti di un successo sfiorato. «Mettiamo altro fieno in cascina», esordisce il tecnico, «prendiamo un buon punto su un campo difficile. Peccato per quell’attimo di sbandamento che ci ha costretto in inferiorità numerica», ammette, «dall’occasionissima di Mastroianni all’espulsione nel giro di trenta secondi. In undici contro undici stavamo dominando e creando i presupposti per vincere la partita, e in dieci abbiamo avuto l’occasione più limpida nel finale con Berto Boscolo. Mischiando tutti gli elementi della partita, la bilancia pende dalla parte dei due punti persi». Pesa con un macigno sull’andamento del match l’ingenua espulsione di Tiozzo Fasiolo al 34′ del primo tempo, per l’atterramento di Gargiulo lanciato a rete. «Serve più attenzione in certi momenti delicati»,analizza il mister, «ma è un ragazzo giovanissimo e questi errori ci possono stare. Lo faranno crescere e con l’esperienza non verranno più commessi.”. La Clodiense continua comunque la striscia positiva, a un punto dalla zona playoff. «La squadra sta maturando e vuole imporre il proprio gioco con personalità», spiega Pagan, «Abbiamo iniziato il 2015 con il piglio giusto, e questo è il settimo risultato utile consecutivo. Ma rimaniamo con i piedi per terra, non voliamo troppo in alto: abbiamo 35 punti e l’obiettivo è raggiungere i 42 nel più breve tempo possibile, poi», conclude, «potremmo cominciare a ragionare più in grande».
(Gazzettino, edizione di Pordenone) Maurizio De Pieri dallo 0-0 contro la Clodiense vede il bicchiere mezzo pieno. «Sono contento del punto preso – afferma l’allenatore del Fontanafredda – ottenuto contro una squadra quinta in classifica che, ancora una volta, si dimostra tosta e ben messa in campo, oltre che ordinata fino alla fine. Solo a inizio gara ci ha messo sotto». Soprattutto fino alla mezzora, quando vigeva la parità numerica. La sua squadra, però, non ha saputo sfruttare il vantaggio numerico. «Dopo l’espulsione dovevamo certo sfruttare di più le situazioni. Mi rammarico – prosegue De Pieri – di non aver avuto possibilità di cambi in mezzo al campo, per provare diverse soluzioni. Abbiamo creato poco per quello che, invece, dovevamo fare avendo un uomo in più. Inoltre, al posto di allargarci, abbiamo giocato prevalentemente in verticale per vie centrali. Penso che, alla fine, il pari sia comunque il risultato giusto». Dopo la scorsa partita, in settimana aveva tirato le orecchie alla sua squadra. C’è stata la reazione che voleva? «Mi spiace che sia finita così, perché speravo che nel secondo tempo si potessero creare i presupposti per la nostra vittoria. Discuto l’episodio nella ripresa, che a molti sembrava rigore ma, a parte quello, penso ci sia stato un passo avanti del Fontanafredda, anche se non ancora come vorrei. Perlomeno abbiamo tentato di fare certe cose, ma dobbiamo anche pensare che abbiamo sbagliato troppi passaggi per frenesia. Uniti al fatto che non abbiamo occupato il campo in ampiezza, non abbiamo fatto girare meglio la palla».
(Messaggero Veneto) Finisce 0-0, nonostate più di un tempo in superiorità numerica. E ci sono pochi rimpianti, perché ai punti la Clodiense forse avrebbe meritato qualcosa in più. Il Fontanafredda rigrazia Vicario, strepitoso nella doppia occasione Pellizzer-Mastroianni nel primo tempo, e soprattutto Tiozzo Fasiolo, che con un’ingenuità clamorosa ha lasciato i suoi in dieci al 33′. I veneti stavano mettendo sotto i rossoneri. Gli uomini di Pagan si sono imposti dall’avvio nella metà campo di casa, tenendo il pallino del gioco con personalità. La prima occasione degna di nota arriva al 19′, quando dopo una carambola al limite dell’area, Siega (in netto fuorigioco) si trova a tu per tu con Vicario: sparo con il destro, pronta respinta dell’estremo. Il Fontanafredda non esce dal guscio, costretto all’errore dalla foga dei granata che toglie il respiro alla mediana rossonera (priva di Nastri, Tellan e Tacoli). Si arriva al 33′, minuto decisivo del match. La Clodiense sciupa un chance clamorosa: Vicario è miracoloso due volte, prima sulla bordata dalla distanza di Pellizzer, poi sulla ribattuta a botta sicura di Mastroianni. Sul ribaltamento di fronte, Gargiulo soffia il pallone a Tiozzo Fasiolo, che per “rimediare” si aggrappa al numero 9 di casa lanciato a rete. Rosso automatico e ospiti in inferiorità numerica nel momento più propizio. Tiozzo Caenazzo è ancora decisivo al 42′: piazzato di Roveredo, Tonizzo prolunga di testa per Frison, che a botta sicura in area piccola trova l’opposizione in tuffo del portiere. Pagan ridisegna il suo scacchiere con il 4-3-2, senza rinunciare alle due punte, mantenendo compatte le tre linee. Scelta che paga, perché nella ripresa la prima chance è di marca ospite: Mazzetto premia il taglio di Mastroianni, che supera Vicario in uscita ma non riesce a concludere in rete. Due minuti più tardi, Roveredo tenta la soluzione dai 25 metri: sinistro potente ma non preciso. Il Fontanafredda alza il ritmo a metà frazione, la Clodiense però non si disunisce e non corre rischi letali. Alla mezz’ora, Piaggio sfiora il vantaggio con un piazzato dal limite che termina sull’esterno della rete. Brividi sulle schiene ospiti al 33′, sulla più grande occasione per i rossoneri: cross al bacio di Roveredo, Florean si avvita da bomber di razza e fa la barba all’incrocio dei pali, a Tiozzo Caenazzo battuto. La Clodiense trema ma non si scompone, e il ping pong di occasioni continua. È il 36′, Davide Boscolo disegna un piazzato perfetto per la testa di Berto Boscolo, che a due passi dalla rete colpisce incredibilmente sopra la traversa. È l’ultima emozione, finisce a reti bianche.

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