lunedì 4 maggio 2015

ALTOVICENTINO-CLODIENSE 3-0


RASSEGNA STAMPA
(Gazzettino, edizione di Venezia) Delusi dal risultato, ma non dalla prestazione. «Dispiace per il pesante passivo – ha dichiarato Stefano Pelizzer – ma penso che il punteggio finale non rispecchi quanto visto in campo. Abbiamo disputato un buon primo tempo; poi, proprio nel minuto di recupero, è arrivato il vantaggio dell’Altovicentino. Nella ripresa eravamo partiti bene, ma poi è arrivata la loro seconda rete. Rispetto alle precedenti gare credo ci sia stato un miglioramento. Ora ci attende l’ultima di campionato con il Kras Repen. La giocheremo in casa, daremo tutto per accomiatarci nel modo migliore dai nostri tifosi. Anche se nel finale abbiamo perso il passo, credo che questa annata sia egualmente positiva. Eravamo partiti per salvarci, siamo arrivati vicini ai play off. Forse ci è mancato un pizzico di esperienza in più». Elia Pitteri si presenta ai taccuini con il naso gonfio per la botta ricevuta da Gambino. «L’ho anticipato di testa mentre stava per rovesciare – racconta – e mi ha colpito. Succede. Durante la partita non ho sentito granchè, ma adesso il naso mi fa male, andrò a farmi vedere al pronto soccorso. La partita? Decisa dallo strano gol di Gambino. Ho provato a chiudere, ma ne è scaturito un pallonetto che ha beffato il nostro portiere. Risultato a parte, credo che abbiamo fornito una buona prestazione. Nella ripresa abbiamo cercato di raddrizzare il match, invano».
(Gazzettino, edizione di Venezia) Andrea Pagan, squalificato, la partita l’ha vista dalla tribuna (in panchina è stato sostituito dal vice Edrik Tiozzo). «Abbiamo tenuto in scacco l’Altovicentino per tutto il primo tempo. Poi è arrivata la rete di Gambino ad alterare gli equilibri. Attaccante in fuorigioco? Non mi è parso, è stato servito con una palla lenta, l’impressione è che abbia fatto in tempo a posizionarsi dietro alla nostra difesa. Anche nella ripresa abbiamo reagito con cipiglio e determinazione, e fino al loro secondo gol credo che tra le due formazioni quella che ha fatto le cose migliori è stata la nostra. Purtroppo è un periodo che veniamo puniti al minimo episodio. Comunque in campo, nonostante i tre gol incassati, non ho visto tutta quella differenza di punti che c’è in classifica, ed anche di budget: con due giocatori dell’Altovicentino noi facciamo un’intera squadra». Soddisfatto dunque della prestazione dei suoi? «Sì. I ragazzi hanno ben interpretato la gara nonostante per la prima volta quest’anno ci siamo schierati con un 3-5-2 che non avevamo mai provato. Ma abbiamo dovuto fare di necessità virtù: su otto difensori della rosa ne avevo a disposizione solo tre. Inoltre va detto che, visto il momentaccio da cui venivamo, il morale non era certo al massimo». Prima di scendere in campo credevate ancora nei play off? «No, praticamente eravamo già fuori dai giochi. C’erano troppe combinazioni che dovevano risolversi a nostro vantaggio, oggi poi l’Arzignano ha vinto e quindi non ci sarebbe stato niente da fare. Adesso ci attende l’ultima partita, e vogliamo chiudere in bellezza davanti ai nostri tifosi».
(Giornale di Vicenza) Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Se il presidente Dalle Rive si tiene il risultato ma liquida la partita come «un buon allenamento», il tecnico, Zanin, elogia il gruppo per la professionalità. Entrambi concordano, però, nel ritenere la sfida contro il Padova «non una gara qualsiasi, ma un banco di prova per le ambizioni societarie e pure personali». Parafrasando il Borgorosso Football Club, “chi si estranea dalla lotta rischia di ritrovarsi altrove il prossimo anno”. Sicuramente non Matteo Gritti, uno che, come capitan Pozza, non finisce mai di lottare. «Sembravo Felipe Anderson? Non scherziamo, però mi sono trovato a mio agio lì. Vero, dopo 10´ che correvo sopra e sotto, ho cominciato a sentire il campo, poi però ho capito come gestire il ruolo ed ho finito correndo più di prima. Il gol? “Cozzo” che segna su mio assist è stata una gran soddisfazione». E chi non sta nella pelle è pure Carmine Marrazzo, autore del gol, che in casa non aveva mai segnato: «Mi piace far gol così,soprattutto mi piace giocare in quella posizione. È stato un periodo particolare per me, mi ha pesato molto non giocare, anche se capisco che davanti la concorrenza è fortissima. Però avevo voglia di far vedere che l´Alticentino può contare anche su di me».
(Giornale di Vicenza) Più che una partita di calcio, quasi un film esistenzialista. L´Altovicentino batte per 3 a 0 la Clodiense ma in un “Fiori” che, per la prima volta, si veste d´inverno, tra nuvole basse e folate di freddo, è l´incrocio di storie a scrivere il pomeriggio. Come cerchi che si chiudono. A cominciare dall´arbitro Kether Del Toso, alla sua ultima direzione in serie D. Tre anni fa la sua avventura nella categoria cominciò proprio da qui, dall´impianto valdagnese, un Trissino Valdagno-Porto Tolle che vide sugli spalti ben 1.500 tifosi. Sogni di gloria che si spengono definitivamente anche in casa Clodiense «ma per agganciare i playoff dovevamo sperare in troppe coincidenze» osserva lo squalificato tecnico Pagan. Resta invece intatto quello dell´Altovicentino di approdare nella categoria superiore, anche se, a ben vedere, il successo contro i granata, che all´andata imposero un 4 a 4 pirotecnico, alimenta i rimpianti perle troppe partite buttate alle ortiche. Zanin sorprende un po´ tutti schierando Gritti sull´esterno offensivo e lasciando a Pignat il compito di affiancare Di Girolamo e Bertozzini nella linea difensiva. Il “mastino” sembra Cafu, attacca la fascia e torna che è un piacere ed al 5´ serve una bella palla a Gambino che si coordina al volo ma la manda a sfiorare il palo. E 10´ dopo torna come un treno su una ripartenza avversaria interrompendola di petto. Insomma, proprio una bella sorpresa. Al 19´ c´è anche un palo, casuale, dei padroni di casa: Gambino si libera fra i due centrali ma al momento di calciare è anticipato di giustezza da Pitteri che per poco, però, non la butta nella sua porta. La gara non ha ritmi alti e la Clodiense la controlla. Al 39´ prove di gol con la conclusione di Gritti, Okroglic c´è. Una punizione ospite, poi al 46´ il solito Gambino raccoglie un altro lancio, la stoppa e si gira. Il suo tiro è toccato da Pitteri e scavalca l´estremo chioggiotto. Rotto il ghiaccio ci si attende una ripresa scoppiettante, ma l´Alto controlla e la Clodiense fatica a trovare varchi negli ultimi 16 metri. Gritti è una locomotiva, dall´altra parte una penetrazione di Mastroianni convince Logofatu all´uscita. Il raddoppio è una delle due perle di giornata. Gritti si veste da Felipe Anderson, lascia sul posto un avversario, supera un altro con un delizioso “scavetto” e dal fondo serve con il contagiri Cozzolino che arriva con il piattone e “fotografa” Okroglic. Curiosità: erano 5 minuti che Siega attendeva il cambio, c´è voluto un gol per fermare finalmente il gioco. Della serie, quando un fallo laterale potrebbe salvare la porta. Zanin toglie Gambino e stabilisce con Marrazzo il record di squadra delle “zeta” in campo. L´attaccante lo ricambia con un gol fantastico: entra a sinistra e toglie di giustezza la ragnatela all´incrocio opposto. Tutto il resto è gioia dei tifosi.

(La Nuova Venezia) Addio sogni playoff per la Clodiense. La formazione veneta viene asfaltata dall’Altovicentino, che vince per 3-0 e consolida la sua seconda posizione. Venti punti di differenza fra le due squadre si son visti tutti, con i vicentini che hanno fatto una gran partita, certificando una stagione superlativa. Svaniscono i sogni di gloria per la Clodiense, dato che è vero che la Union Pro non ha fatto risultato, ma l’ArzignanoChiampo si è imposto in casa del Tamai e ha blindato l’ultima posizione utile per il raggiungimento degli spareggi promozione.Non è stata una gara molto combattuta, con la Clodiense che ci ha creduto fino a un certo punto. Anche il suo tecnico Pagan, squalificato e in tribuna, aveva dato poca impressione di crederci («Per agganciare i playoff avremmo dovuto sperare in troppe coincidenze», l’osservazione del mister granata) e l’andamento della sfida all’intervallo sembrava già segnato.Un’impronta diversa alla gara la dà Gritti, schierato a sorpresa sull’esterno offensivo, lasciando a Pignat il compito di affiancare Di Girolamo e Bertozzini nella linea difensiva. Il "mastino" dei padroni di casa è incontenibile, la Clodiense impiega un bel po’ a prendere le contromisure giuste. Già al 5’, proprio Gritti, serve una bella palla a Gambino che si coordina al volo, ma la manda a sfiorare il palo. E 10’ più tardi torna come un treno su una ripartenza avversaria, interrompendola di petto. Insomma, proprio una bella sorpresa. Al 19’ i padroni di casa vengono fermati dal palo, anche se lo trovano in maniera del tutto casuale, con Gambino che si libera fra i due centrali, ma al momento di calciare è anticipato di giustezza da Pitteri: quest’ultimo rischia l’autorete, il palo lo grazia.Al 39’ prove di gol con la conclusione di Gritti, Okroglic c’è. Anche il gol arriva in maniera casuale. Tutto parte da una punizione per gli ospiti, respinta dalla difesa, Gambino raccoglie l’ennesimo lancio, stoppa e si gira al limite dell’area: il suo tiro è toccato da Pitteri e scavalca l’estremo chioggiotto. Rotto il ghiaccio, ci si attende una ripresa scoppiettante, ma l’Altovicentino controlla agevolmente, mentre la Clodiense fatica a trovare varchi negli ultimi sedici metri. Gritti è una locomotiva, dall’altra parte una penetrazione di Mastroianni convince Logofatu all’uscita.Il raddoppio è una delle due perle di giornata. Gritti lascia sul posto un avversario, supera un altro con un delizioso scavetto e dal fondo serve con il contagiri Cozzolino che arriva con il piattone ed impallina Okroglic. Nel finale il neoentrato Marrazzo arrotonda il risultato con un gol fantastico: entra a sinistra e toglie di giustezza la ragnatela all’incrocio opposto.

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